Il Regno Corrotto

"Questa azione non avrà eco"
I: "Lo sai che i Suli non hanno una parola per dire scusa?"
J: "E cosa dite quando pestate i piedi a qualcuno?"
I: "Non diciamo niente. Noi sappiamo che lo sgarbo non è stato fatto apposta. Viviamo in ambienti stretti, viaggiamo tutti assieme. Non c'è tempo per scusarsi di continuo, quando commettiamo degli errori, noi non diciamo che ci dispiace. Noi giuriamo di rimediare."
J: "Rimedierò"
I: "Mati en sheva yela. Questa azione non avrà eco. Significa che non ripeteremo gli stessi errori, che non continueremo ad arrecare danni."
Questo è un dialogo tra Jes e Inej tratto da: Il regno corrotto della
Bardugo, il secondo e ultimo della duologia. Il primo libro si è concluso con l'inganno di Van Eck e il rapimento
dello Spettro. E proprio da qui riprende la storia, stavolta I Corvi
cercheranno in tutti i modi di salvare Inej e di far cadere in rovina Van Eck.
Ancora una volta in primo piano vi è l'evoluzione dei personaggi: Kaz riesce
come sempre ad essere geniale e imprevedibile, ma stavolta si lascia anche
andare alle emozioni. Comprende quali sono i suoi veri sentimenti per Inej,
emerge ancora di più la sua sofferenza per la perdita di Jordie, la sua sete di
vendetta verso chi ha osato ingannarlo e qualche volta anche le sue fragilità.
In qualche modo non riesce a prevedere che Rollins possa mandare a monte il
colpo ai silos e ammette a sé stesso e agli altri perfino di aver commesso un errore.
Inej acquista sempre più consapevolezza delle sue potenzialità, e la prova
contro la Lama Bianca le è di grande aiuto per capire chi è davvero e che forse
tutti i peccati che ha commesso possono essere espiati. Crescono anche i
sentimenti per Kaz che decide di non ignorare ma di affrontarli e viverli,
scegliendo di rimanere al suo fianco. Nina appare sfinita dalla dipendenza per
la parem ma da grande soldato qual è riesce a combatterla e scopre che il suo
potere è mutato in qualcosa di inaspettato, all'inizio lo rifiuta ma con
l'aiuto di Matthias lo accetta e cerca di utilizzarlo nel migliore dei modi.
Matthias dall'altra parte lavora sul fatto che i Grisha sono persone
esattamente come lui, e che il loro potere non va visto con odio, ma pensato
come un dono. Sapevo bene che per rendere la storia credibile almeno uno di
loro dovesse morire, ma non ero comunque pronta, ho sperato che fosse solo un
lieve ferita e che tutto si sarebbe sistemato, ma era invitabile che qualcuno
ci avrebbe lasciato. La morte di Matthias è stata commovente e ha messo ancora
di più in risalto il profondo sentimento che lo lega con Nina. Jesper ha avuto
finalmente il giusto spazio, la sua storia mi ha affascinato: il rapporto con
sua madre era stupendo e averla persa da piccolo gli ha inferto un grande
dolore che non è mai riuscito ad affrontare. Ha dedicato tutta la vita ad aiutare
il padre, ma il suo inutilizzo dei poteri Grisha lo ha indebolito, se non
fisicamente, mentalmente. Ama con tutto sé stesso Colm ma comprende che è
arrivato il momento di accettare di essere un Fabrikator e di imparare ad usare
i suoi poteri. Tra i personaggi che raccontano compare anche Wylan che
finalmente conosciamo, il mercantuccio ha uno spregevole rapporto con suo padre
e crede la madre morta da tempo. Quando invece scopre che è viva, e che Van Eck
l'ha rinchiusa in una clinica per pazzi, questo gli dà la motivazione giusta per
affrontare quello che verrà e la relazione con Jesper lo aiuterà ad essere
forte e intraprendente.
Ognuno di loro ha profondamente sofferto e commesso degli errori, ognuno ha ferite aperte che non riesce ad affrontare, ma l'amicizia e i sentimenti che li legano li aiuteranno a combattere e proteggersi tra loro proprio come i corvi.
Voto: metterei infinite stelline ma mi limito a ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Salve lettori ribelli, ecco una nuova super recensione!! Fatemi sapere se avete letto il libro e se come me aspettate Shadow&Bone in uscita su Netflix il 23 aprile! XOXO