Prima regola: non innamorarsi!

"Chi frega per primo, frega due volte."
Prima regola: non innamorarsi di Felicia Kingsley è l'ultimo libro che ho letto e di cui voglio parlarvi oggi. Avevo, a dir la verità, grosse aspettative, in tutte le recensioni viste non aspettavano altro che il film basato su questa storia, lo reputavano come il migliore o comunque uno tra i romanzi in vetta tra quelli della scrittrice, io in realtà sono rimasta un po' delusa. Certo la storia tra Nick e Silvye è indubbiamente avvincente, due ladri professionisti che hanno messo a segno i migliori colpi, assoldati da un ricco ed eccentrico collezionista e costretti a lavorare insieme per cercare un diario che a detta di tutti è una leggenda. Ho trovato divertente che cerchino continuamente di fregarsi rende la storia accattivante, sei lì a divorare le pagine e a fare congetture per cercare di capire quale sia la prossima mossa del "Chirurgo" o la nuova trovata della "Gazza Ladra". Ho apprezzato molto i piccoli sketch in cui si parla di femminismo e di libertà di pensiero, i dialoghi dei personaggi sono interessanti rispetto all'argomento e parecchio istruttivi. Carini anche alcuni colpi di scena come Mike-Tesoro e Sheila-Amore che si rivelano due agenti dell'Interpol, oppure Lord Henry che si presenta in chiesa e punta una pistola alla testa di Nick. Irrisorio è il siparietto che inscenano in hotel quando cercano un motivo per passare la notte insieme, e molto romantico è il gesto di Nick nel consegnargli letteralmente la sua vita tra le mani. Purtroppo però, per me, la storia è troppo fitta di informazioni e di dettagli, rispetto agli altri libri della scrittrice questo mette in secondo piano la relazione tra i personaggi e si sofferma parecchio sulla descrizione dei particolari, dei monumenti e dei paesaggi. Da italiana ho apprezzato parecchio la trovata di ambientarlo a Venezia e di far conoscere le meraviglie dell'arte veneziana, ma ancora una volta credo che ci si sia soffermata troppo. Nonostante ciò non posso negare di aver letto questo libro tutto d'un fiato come del resto tutti quelli della Kingsley, ho amato lo charme di Silvye e il suo "amorevole" rapporto con la madre e indubbiamente il fascino e la mente di Nick, ho amato la loro storia e ho amato il non comprendere mai appieno quando fossero sinceri e quando invece ragionassero da ladri. La parte finale è stata quella più attesa e sebbene fosse allettante e realistica l'idea che si potessero lasciare alla stazione ferroviaria; il matrimonio, i figli, la scuola, Amelié coordinatrice degli insegnanti e i loro nuovi inaspettati "incarichi" hanno decisamente concluso la storia nel migliore dei modi.
Voto: diciamo ⭐️⭐️⭐️
Salve lettori ribelli, nuova recensione e stavolta genere diverso. Fatemi sapere cosa ne pensate XOXO